Si chiariscono i termini in cui si avvierà la produzione di ecat per uso domestico di massa.
step 1. L'obiettivo è la produzione di dispositivi da 10 KW per uso termico. I dispositivi potranno essere utilizzati per il riscaldamento domestico con una potenza sufficiente a riscaldare una casa singola di medie dimensioni.
Contemporaneamente si punta a realizzare un numero di ecat prossimo al milione di unità. Ciò sarebbe possibile grazie alla collaborazione con il nuovo partner statunitense la cui identità è assolutamente segreta. Questo permetterà di raggirare la possibilità di concorrenza. Infatti i costi in tale ipotesi sarebbero talmente bassi da rendere non convenienti tentativi di retro ingegneria, ovvero di costruzione di dispositivi analoghi all'ecat a partire dallo studio di una macchina funzionante acquistata presso la Leonardo Corp.
I tempi previsti non sono inferiori ai due anni principalmente per motivi legati alle autorizzazioni necessarie per dispositivi non industriali ma domestici.
step 2. Produzione di ecat per uso domestico con produzione di energia termica e anche elettrica. Ciò consentirà di avere abbastanza energia elettrica per una famiglia media e un uso del dispositivo termico scollegato dalla rete, in quanto l'energia elettrica necessaria al funzionamento sarebbe auto-prodotta. Gli ecat già installati per uso termico potranno essere dotati a posteriori di un dispositivo di produzione di energia elettrica che ne consentirà il distacco dalla rete.
I costi previsti saranno inferiori ai 10.000€ per un dispositivo di 3 KW elettrici e 10KW termici, manutenzione di 100€ per ricarica (da effettuarsi probabilmente ogni sei mesi di funzionamento).
Si precisa che la realizzazione di impianti eCat per produzione di energia elettrica per uso industriale rimane prioritaria a breve termine. L'impianto già in vendita da 1 MW produce energia termica per riscaldamento.
fonte http://www.journal-of-nuclear-physics.com/
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