E' trascorso il periodo pianificato di un anno di prova e messa a punto presso una azienda utilizzatrice dell'impianto da 1MW dell'eCat per produzione industriale di calore.
Mats Lewan, giornalista scientifico svedese che da anni segue la evoluzione della tecnologia eCat, ha pubblicato delle voci (in attesa dei risultati ufficiali tra circa 1 mese) sui risultati, che afferma di avere ricevuto da 'fonti molteplici':
- Rapporto tra potenza in ingresso e in uscita da 12 a 80
- Consumo di 15 - 50 KW per produrre 1MW (consumo medio di energia totale di circa 300 abitazioni)
- Consumo di 'carburante' (Litio, Nickel e Idrogeno) dell'ordine dei decimi di grammo per l'intero anno
L'impianto è stato controllato 24/7, con anche videocamere, da un istituto esterno.
Dopo il test, la produzione dei prossimi impianti commerciali "appena possibile", in USA, è affidata alla azienda americana Industrial Heats.
Come dice Lewan, "Inutile affermare che le conseguenze di una tale sorgente energetica sarebbero enormi per il mondo intero."
Per la cronaca, in Stoccolma il 21 Giugno sarà tenuto un Simposio proprio per analizzare le conseguenze industriali, finanziarie e sociali.
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