Le notizie sono state diffuse finora in modo non sistematico e in prevalenza con risposte, date dallo stesso Andrea Rossi, a specifiche domande di interessati.
Vediamo cosa è emerso finora (alcune delle affermazioni sono da intendersi come delle possibili linee di sviluppo della tecnologia, fintantoché non verrà prodotta una unità per il mercato, dopo la R&D in corso):
- L'ECat-X produce calore (come l'ECat), e contemporaneamente energia elettrica
- Nuovi materiali sono stati sviluppati e testati per resistere alle alte temperature che possono essere sviluppate
- "Potrebbe causare una rivoluzione, anche se è totalmente coperto dal brevetto USA che già abbiamo, cosa che rende tutto più semplice; lo ho disegnato per rispettare perfettamente il brevetto USA)".
- Potrebbe avere applicazioni anche nella industria automotive
- Potrebbe essere ridotto (miniaturizzato) per produrre energia per piccoli dispositivi mobili.
- La potenza erogata può essere regolata (con veloce risposta del dispositivo)
- Richiede attualmente una sorgente esterna di energia, ma con un COP molto alto.
- Il rapporto tra calore e elettricità prodotta può essere regolato
- I 'wafer' sotto la cui forma si presenta l'ECat-X possono essere miniaturizzati. La tecnologia utilizzata per produrli è simile a quella utilizzata per produrre componenti microelettronici
- Dimensionando il reattore per produrre 20KW, le sue dimensioni sono analoghe a quelle di un pacchetto di sigarette col peso di 300-400 grammi. (più gli apparati per l'utilizzo/trasformazione dell'energia prodotta)
- La sua fase di sviluppo è ancora la R&D. Troppo presto per parlare di produzione industriale
Ricordo che invece la versione 'tradizionale' dell'ECat potrebbe essere in produzione entro l'anno (quantomeno per gli impianti industriali)
riferimenti: http://www.journal-of-nuclear-physics.com/
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